giovedì 24 maggio 2012

Day 106


“ssaaaaaalve!”

Eccolo, un bambino che entra nel paese dei balocchi deve avere più o meno questa faccia, magari un po’ meno da “Chi mi ha fato scendere dal letto? Altri 5 minuti mamma”, ma nel complesso credo sia pressappoco così.

Siamo passati da Montecitorio nel tentativo di “incontrare la Santanchè o Gasparri e potergli urlare degli improperi” (cit.). Questo era l’obiettivo principale di Fede, che però si è ammorbidito non appena gli ho fatto notare una troupe televisiva dalla quale spuntava il Bruno Vespa di Striscia la notizia.
Lui, che non si perde una puntata del tg satirico e ne apprezza ogni servizio, non si è fatto scappare l’occasione di farsi immortalare con uno dei protagonisti del programma.

Io invece, lasciato Palazzo Chigi, mi sono rifatta gli occhi con le vetrine di via dei Condotti e questa:





Lele

Day 105


trevi


“Piove come se non avesse mai piovuto”
Espressione di un autoctono al bar della colazione, azzeccatissima per descrivere la giornata di martedì.
Noi ne abbiamo approfittato per vedere le mostre che ci interessavano ed entrare nei negozi che più ci ispiravano per ripararci dalle intemperie. Senza però negarci le bellezze della città!
A titolo informativo le mostre che abbiamo visitato sono:
Dalì. Un artista, un genio al Vittoriano e Mirò! Poesia e luce al Chiostro del Bramante.



Lele

Day 104


trastevere

Primo giorno a Roma.
Non ci volevo andare, durante la notte avevo dormito due ore e mezza e il mio pensiero era sempre e costantemente rivolto ai miei a Fe, dove volevo essere.
Ma Fede mi ha convinta a non andare da loro, perché tanto saremo stati inutili e avremmo solo aumentato la preoccupazione dei nostri genitori che ci sapevano lontani.
Così ho cercato di liberare la mente e il corpo dall’angoscia e dalla preoccupazione e mi sono fatta trasportare in stazione e caricare sul treno per Roma, inutilmente. Lunedì ero davvero a pezzi, non riuscivo a togliermi dalle orecchie le voci spaventate dei miei, ho girovagato senza nemmeno ricordare dove stavamo andando o eravamo già stati, non so come mi sono ricordata di fare una foto per il progetto, questa, nel quartiere di Trastevere a pochi passi da dove alloggiavamo, e poi un paio sul Gianicolo.
Fede era molto più tranquillo di me, o almeno era quello che mi trasmetteva evitando che la mia preoccupazione potesse degenerare.
Proprio lui è riuscito a catturare uno degli scorci più belli della giornata...




Lele