trastevere
Primo giorno a Roma.
Non ci volevo andare, durante la notte avevo
dormito due ore e mezza e il mio pensiero era sempre e costantemente rivolto ai
miei a Fe, dove volevo essere.
Ma Fede mi ha convinta a non andare da loro, perché
tanto saremo stati inutili e avremmo solo aumentato la preoccupazione dei
nostri genitori che ci sapevano lontani.
Così ho cercato di liberare la mente e il corpo
dall’angoscia e dalla preoccupazione e mi sono fatta trasportare in stazione e
caricare sul treno per Roma, inutilmente. Lunedì ero davvero a pezzi, non
riuscivo a togliermi dalle orecchie le voci spaventate dei miei, ho girovagato
senza nemmeno ricordare dove stavamo andando o eravamo già stati, non so come
mi sono ricordata di fare una foto per il progetto, questa, nel quartiere di
Trastevere a pochi passi da dove alloggiavamo, e poi un paio sul Gianicolo.
Fede era molto più tranquillo di me, o almeno era
quello che mi trasmetteva evitando che la mia preoccupazione potesse
degenerare.
Proprio lui è riuscito a catturare uno degli scorci
più belli della giornata...
Lele
Nessun commento:
Posta un commento